mercoledì 22 settembre 2021

latino - proposizione relativa

 latino - proposizione relativa 


il pronome relativo serve per introdurre una particolare subordinata detta appunto relativa

Le relative possono avere il verbo sia all'indicativo sia al congiuntivo

a) relative all'indicativo aggiungono all'enunciato considerazioni di fatto, obbiettive. In italiano mantengono l'indicativo :

narro ea, quae vidi 

narro quelle cose che ho visto 

non probo, quod dicis

non approvo ciò che dici 

b) relative con il congiuntivo possono avere diversi significati tra cui i più frequenti sono :

1) finale il relativo si sostituisce con ut

mitto tibi amicum, qui dicat sententiam meam

Mando da te un amico, il quale ti dica (affinché ti dica) il mio pensiero

2) consecutivo ( il relativo sostituisce anche in questo caso la congiunzione ut) :

Iller vir tam probus est, quem omnes laudent

Quell'uomo è tanto onesto, che tutti lo lodano;

3) indiretto  (sono relative che riferiscono il pensiero  di una persona diversa da colui che parla o scrive : in tal caso  in italiano  al congiuntivo latino corrisponde l'indicativo) :

Magister dicit se laudare pueros, qui diligentes sint

Il maestro dice di lodare i fanciulli, che sono diligenti 

( qui diligent sint fa parte del discorso del maestro, non di quello di colui che riferisce le parole del maestro).

domenica 12 settembre 2021

latino - proposizione consecutiva

 latino - proposizione consecutiva 


E' una proposizione subordinata che esprime le conseguenze di ciò che è indicato dal predicato della sovraordinata. In latino è introdotta dalle congiunzioni ut se positiva e ut non se negativa; il verbo è al modo congiuntivo.

Di solito la conseuti a è preannunciata nella sovraordinata dalla presenza di espressioni (avverbi o aggettivi) correlative, quali :

ita, sic            così 

tantum          tanto 

adeo             a tal punto 

talis, e           tale, di tal misura

tam              tanto ( di fronte a aggettivi o avverbi)

tantus, a, um   tanto grande

tot, tam multus a um  tanto numeroso 

eiusmodi  di tal fatta 


In italiano la consecutiva si rende 

a) in forma esplicita introdotta da che e con il verbo all'indicativo (quasi sempre allo stesso tempo del congiuntivo latino) 

b) in forma implicita  con da seguito dall'infinito 

puer tam intente litteris studuit, ut magnam laudem meruerit

Il fanciullo si dedicò  alle lettere con tale passione da meritare un grande elogio 

tantus est patriae amor, ut  Ulixes non anteposuerit Itacae immortalitatem 

E' tanto grande l'amor di patria che Ulisse non preferì l'immortalità ad Itaca

martedì 31 agosto 2021

latino - diversità di funzione del verbo nel passaggio dal latino all'italiano

 latino - diversità di funzione del verbo nel passaggio dal latino all'italiano


Molti verbi di diàtesi attiva o media, nel passaggio dal latino all'italiano, hanno subito una trasformazione, divenendo da intransitivi o viceversa. Solo l'esperienza concreta dei testi e l'attenta consultazione del vocabolario possono aiutare ad individuare volta per voltala costruzione propria del verbo latino e la struttura italiana più adatta a tradurla :

Pacem  desperavi 

ho sperato della pace 

Caesar iniurias ultus est 

Cesare si vendicò  dei soprusi 

Utere oculi 

usa gli occhi

In particolare ricorda i seguenti  medi intransitivi che in latino sono determinati mediante l'ablativo mentre in italiano hanno diversi costrutti :

utor, eris usus sum, uti = uso, mi servo di

 fruor, eris, fruitus sum, frui = godette, fruire, usufruire

fungos, eris, functus sum, fungi = eseguire, adempiere

vescor, eris vesci = cibarsi, nutrirsi 

ai quali  sule aggiungersi anche 

potior, iris, potitus sum, potiri =mi impadronisco ( determinato sia con l'ablativo sia con il genitivo)

Talvolta uno stesso verbo può essere determinato mediante costruzioni diverse senza differenza di significato :

Abdico magistratum 

rinuncio alla carica

Consules magistratu abdicaverunt

I consoli  rinunciarono alla carica.

martedì 17 agosto 2021

latino - proposizioni interrogative

 latino - proposizioni interrogative 


In latino come in italiano l'interrogazione può essere diretta o indiretta; essa è diretta quando si riferisce ad un'interrogazione  con le parole stesse di chi la rivolta 

Quis venit ? 

chi è venuto 

quid legis ? 

cosa leggi ? 

qunado venies ? 

quando verrai ?  

E' invece indiretta quando l'interrogazione è riferita da un soggetto diverso da quello che l'ha rivolta ( si tratta di una frase subordinata dipendente da verbi significanti "chiedere" "interrogare" "cercare di sapere" ecc.) :

ex te quaero quis venerit 

ti chiedo chi è venuto

ex te quaero quid legas 

ti chiedo che cosa leggi 

ex te quaero quando venturus sis 

ti chiedo quando verrai 

( come si vede l'interrogativa indiretta è espressa in latino col congiuntivo in  italiano può essere espressa sia con il congiuntivo che con l'indicativo ).

L'interrogativa diretta o indiretta in latino è  sempre introdotta da un pronome, un aggettivo o un avverbi  interrogativi  i quali servono a mettere in evidenza la funzione delle proposizione che introducono : 

uter venit ? 

chi dei due venne?

cur non venis ?

perchè non vieni ?

quem librum legis ?

quale libro letti ?

Qualora nell'enunciato interrogativo manchi un pronome, un aggettivo o un avverbio di natura interrogativa i Latini specificavano la natura interrogativa della frase mediante appositi funzionali particelle cioè  aventi capacità di indicare la funzione della frase da esse introdotta.

I funzionali interrogativi  sono :

-ne  enclitica  viene appoggiata alla parola su cui il soggetto concentra l'attenzione  della domanda; Esprime una funzione puramente interrogativa quella cioè  di richiedere informazioni su qualcosa che si ignora 

Estne domi frater tuus ?

E' in casa tuo fratello?

fraterne  est domi?

E' il fratello che è in casa ?

ex te quaero sitne domi frate tuus 

ti chiedo se è in casa tuo fratello

Osserva che, quando  il funzionale interrogativo -ne introduce una interrogativa diretta, in italiano non viene tradotto, giacché  nella nostra lingua la funzione interrogativa dell'enunciato è sufficientemente espressa mediante l'intonazione  della voce nel linguaggio  parlato  e mediante l'interpunzione ? nel linguaggio scritto ( il latino non conosceva il punto interrogativo) Quando introduce una domanda diretta si traduce come "se"

Num introduce una domanda retorica, una domando cioè  alla quale il soggetto stesso che la pone anticipa un'implicita risposta negativa  In italiano può rendersi con "forse che? "forse? "

num immortales sumus ?

forse che siamo immortali ?

Num Hannibal Roman cepi? 

Annibale prese forse Roma?

Nonne introduce una domanda retorica nella quale è implicita una risposta affermativa si rende in italiano con "forse che non ?" "non è forse vero che ?"

Nonne omnes mortale sumus?

Non siamo forse mortali ?

Nonne Hannibla apud Cannas vicit 

Forese che a Canne Annibale non vinse? 


venerdì 2 luglio 2021

latino le proposizioni completive

 latino - le proposizioni completive


sono proposizioni subordinate che si utilizzano per completare il significato della frase principali 

si dividono in dichiarative - volitive - interrogative indirette 

si riconoscono perchè il verbo della reggente cambia 

le dichiarative sono rette da verbi di affermazione (dire, affermare dichiarare .....) di opinione (pensare, ritenere.....)  o di avvenimento ( accadere, succedere .....

le volitive sono rette da vermi timendi (temere.....) verba curandi (preoccuparsi) verba impediendi  ( impedire, verba recusandi (rifiutare) e verba voluntatis (volere )

le interrogative indirette sono rette da verbi che introducono una domanda o un dubbio  ( dubitare, chiedere domandare .........)

 



giovedì 3 giugno 2021

latino - avverbi di quantità

 latino - avverbi di quantità


determinano l'enunciato  dal punto di vista della quantità per esempio :

admodum = assai 

magis = più,  più intensamente

amplius = più, maggiormente

minus = meno 

 multum = molto 

 nimis /nimium = troppo 

parum = troppo poco 

plurimum = moltissimo 

plus  = più, in maggior numero

aliquantum = alquanto 

quam =  quanto 

satis = abbastanza 

tantum = tanto

tam = tanto 

paulum = un poco

valde = molto 

Gli avverbi  di quantità uscenti in -um  di fronte ad espressioni comparative escono in  o  (ablativo di misura 

multo pulchrior = molto più bello 

aliquanto peius = alquanto peggiore 

nimio  neglegentior = troppo trascurato 

paulo  posto = poco dopo 

multo malle = preferire di molto

amplius ( da ample ampiamente) magis ( da magnus )  e plus ( da multum) si possono in pratica tradurre in italiano con l'avverbio più . Propriamente  però, amplius ha valore estensivo, magis  intensivo, plus quantitativo 

amplius sunt sex menses 

sono più di sei mesi 


magis elegans 

più elegante 


plus pecuniae 

più denaro ( genitivo partitivo )

 frequentemente gli avverbi di quantità sono usati in correlazione

tam .............quam  tanto ..............quanto

tantum .................quantum tanto .....quanto


tanto .....quanto    

eo .........quo

questi davanti a comparativi

lunedì 24 maggio 2021

latino - Tifeo o Tifone

 latino - Tifeo o Tifone


Dopo che Zeus ebbe spodestato  Crono con l'aiuto di una parte dei Titani Gea adirata per l'imprigionamento dei Titani che non avevano parteggiato per Zeus unitasi al Tartaro partorì un nuovo mostro Tifeo o Tifone

Tartarus ex Tartara procreavit Typhonem immani magnitudine, specieque portentosa, cui centum capita draconum ex umeris  enata erant.

Hic Iovem provocavit, si vellet secum de regno certare. Iovis  fulmine ardenti pectus eius  percussit; cui cum  fragraret montem Aetnam qui est in Sicilia super eum imposuit, qui ex adhuc ardere dicitur.

Tartaro da Tartara( Gea, compl di origine)  procreò Tifeo o Tifone di straordinaria grandezza ( compl di qualità)  e di aspetto mostruoso ( ablativo di qualità), le cui innumerevoli teste di drago erano nate dalle spalle.

Così provocò Giove, se volesse combattere con lui per il regno.

Giove ( nominativo  raro )  lo trafisse con fulmini ardenti( ablativo strumentale) al petto  e a lui mentre bruciava (cum narrativo) mise sopra di lui il monte Etna che è in Sicilia si dice che arda da quel momento