latino - complemento d'agente
Negli enunciati passivi il soggetto subisce un'azione compiuta da altri : l'autore dell'azione può rimanere inespresso oppure essere indicato attraverso il complemento d'agente, precisante la creatura animata o considerata tale che, appunto agisce. In latino la determinazione dell'agente negli enunciati passii è espressa di norma con l'ablativo preceduto da a/ab (si indica un ideale punto di partenza del processo verbale) :
Pontefices a Numa Pompilio creati sunt
Da Numa Pompilio furono creati i pontefici
dativo d'agente
a volte, specialmente in testi poetici l'agente è espresso al dativo
Laudatur dis sacerdotes imperatur
un potere equilibrato è lodato dagli dei
Nell'età post-classica ricorre sempre più frequentemente anche il costrutto con l'accusativo introdotta da per (donde il par francese e il per dell'italiano antico)
silentium per sacerdotes imperatur
viene imposto il silenzio da parte dei sacerdoti
La cosiddetta causa efficiente
Quando il processo passivo sia determinato da un essere inanimato, o privo comunque di autonomia della volontà, il latino non avverte l'idea dell'agente ma esprima la causa del processo mediante l'ablativo semplice causale
Ventis agitatur ingens pinus
il grande pino è sconvolto dai venti