differenza tra radice e desinenza - latino
osserviamo la seguente serie di paroletimere
timor
timidus
siamo di fronte rispettivamente ad un verbo ad un sostantivo e ad un aggettivo che si riferiscono tutti all'idea di aver timore
tale idea è contenuta essenzialmente nel nesso tim - che è comune a tutti i termini dei quali diciamo che è la radice
per radice intendiamo l'elemento irriducibile comune a tutte le parole di una stessa famiglia una specie per intenderci di minimo comune denominatore cioè portatore di significato
desinenza è la forma variabile in cui il nome esce
la desinenza serve ad indicare la funzione del nome nell'enunciato cioè il caso
analoga funzione ha la desinenza rispetto al verbo del quale indica come in italiano persona numero tempo e modo
la flessione cioè mutamento della funzione mediante il succedersi delle varie desinenze si chiama declinazione se si tratta di un nome e coniugazione se si tratta di un verbo
la desinenza tuttavia non si giustappone quasi mai in modo diretto e meccanico alla radice pura e semplice bensì alla radice con suffissi cioè suoni o gruppi di suoni portatori di particolari significati
nel caso del verbo per esempio sono proprio questi suffissi che aiutano a individuare il tempo e il modo dell'azione
si chiama tema o radicale tale unione di radice e suffisso
dalla radice tim- per esempio deriva il tema verbale che è time il tema nominale che è timor il tema aggettivale che è tim-id-o/a
il tema dunque è un ampliamento mediante suffisso della radice per rendere possibile ogni successiva mutazione flessionale
nella concreta e viva realtà della parola non sempre è possibile una netta distinzione fra tema e desinenza i quali spesso si fondono saldamente insieme trasformandosi
per semplicità tale fusione fra tema e desinenza può essere detta terminazione o uscita
a seconda dei temi dei vari nomi la declinazione latina si divide in 5 grandi gruppi tematici abitualmente definiti declinazioni
1° declinazione a
2° declinazione o
3° declinazione i e consonanti
4° declinazione u
5à declinazione e
l'appartenenza in un nome all'una o all'altra declinazione è segnata dalle terminazioni del genitivo singolare indicate sul vocabolario
1° declinazione 2° declinazione 3° declinazione 4° declinazione 5° declinazione
-ae i is us erum
come si procede ad identificare il tema di un nome ?
conosciuta la sua declinazione mediante la terminazione del genitivo singolare non sarà difficile stabilire la terminazione del genitivo plurale
1° declinazione 2° declinazione 3° declinazione 4° declinazione 5° declinazione
arum orum um /ium uum erum
alla terminazione del genitivo plurale si toglieranno le desinense vere e proprie che sono rum/um la parte superstite sarà il tema
nom. gen. sing. gen plur tema
1à decl. aqua acquae aquarum aqua -
2° decl. lucus luci lucorum luco-
3° decl. rex regis regum reg-
4° decl. fructus fructus fructuum fructu-
5° decl. res rei rerum re-