latino - comparativi particolari
COMPARATIVO DI INTENSITA'
E' frequente trovare negli autori comparativi di maggioranza di aggettivi o avverbi non seguiti dal complemento di paragone. In tal caso il comparativo non indica un rapporto fra due entità o fra due qualità ma solamente un valore dell'aggettivo o dell'avverbio più intenso di quello normale.
Tale sfumatura di significato si esprime in italiano con le espressioni "piuttosto" "alquanto" "un po' troppo" :
corpulentior videris sembri piuttosto grasso
In scribendo sum saepe longior nello scrivere sono troppo prolisso
COMPARATIVO RAFFORZATO
Molto spesso il significato di comparativo viene modificato da un avverbio che indica genericamente la misura della comparazione stessa : tali avverbi in latino anziché la normale uscita in -um assumono l'uscita ablativale in -o
Paulo maiora canamus
cantiamo argomenti un po' solenni
ELISSI DEL SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Quando il secondo termine di paragone è identico al primo e purchè non sorgano confusioni il latino lo omette in italiano è invece necessario rappresentarlo con un pronome
animi lineamenta pulchriora sunt quam corporis
le fattezze dell'anima sono più belle di quelle del corpo
COMPARATIO COMENDIARIA (PARAGONE ABBREVIATO)
A volte il gusto per l'espressione sintetica spinge l'autore a presentare come secondo termine di un confronto non quello che logicamente è tale ma un suo determinante di solito il complemento che lo specifica e che racchiude l'idea principale :
Hominum nostrorum prudentiam Graecis antepono
antepongo la saggezza dei nostri a quella dei Greci
ATTENZIONE
i seguenti esempi di ablativi di paragone di aggettivi sostantivati con valore avverbiale aequo, iusto, solito, necessario ecc.
stationes solito frequetiores
Posti di controllo più frequenti del solito
Analogo ai precedenti è il caso di sostantivi (opinione, spe ecc.)
Copiae minores spe atque opinione omnium
truppe meno numerose di quanto tutti sperassero e pensassero
Quando il confronto tra due aggettivi o due avverbi implica un'idea di maggioranza
a) se le due qualità esistono effettivamente entrambe sia pure in grado ineguale si ha il comparativo di maggioranza di entrambi gli aggettivi o avverbi :
Pestilentia minacior quam perniciosior
epidemia più minacciosa che dannosa
b) se una qualità esclude l'altra si ha il positivo di entrambi gli aggettivi o avverbi preceduti da magis il secondo da quam
magis metuens quam metuendus
più timoroso che temibile
SPROPOSIZIONE
l'idea della sproposizione fra due realtà è espressa in latino con il comparativo di maggioranza dell'aggettivo o dell'avverbio accompagnato da
1) quam pro e l'ablativo se segue il sostantivo
2) quam e una proposizione al congiuntivo e ut o pronome relativo se segue il verbo
proelium atrocis quam pro numero pugnatium
una battaglia troppo sanguinosa rispetto al numero dei combattenti
clarior res erat quam ut tegi posset
la cosa era troppo evidente perché potesse essere nascosta
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lunedì 5 giugno 2017
lunedì 29 maggio 2017
latino - comparativo
latino - comparativo e superlativo
La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine
E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .
I due elementi fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1° e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere soggetto della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :
a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine oppure la prima qualità è uguale alla seconda
Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.
In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.
b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore alla seconda
Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di minoranza
c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda
Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di maggioranza
tam ...... quam (tanto .... quanto )
ita .....ut (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .
atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale (c k q) o per h e ciò per ragioni eufoniche
tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre
sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi
Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice
Milites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti
Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui
positivo genitivo comparativo di maggioranza
altus a um alt - i altior altius
velox veloc - is velocior velocium
il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione del comparativo di maggioranza; tale declinazione presenta tre uscite dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi
abl sing in -e
gen plur in - um
nom acc e voc neutro in a
caso singolare plurale
maschile e femm neutro maschile femm neutro
nom altior altius altiores altiora
gen altioris altiorum
dat altiori alterioribus
acc altiorem altius altiores altiora
voc altior altius altiores altiora
abl altiore altioribus
Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine :
Paucis fides carior quam fortuna fuit
a pochi l'onore fu più caro del denaro
oppure ablativo semplice
oratio fluebat dulcior melle
Il discorso fluiva più dolce del miele
tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.
La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine
E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .
I due elementi fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1° e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere soggetto della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :
a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine oppure la prima qualità è uguale alla seconda
Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.
In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.
b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore alla seconda
Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di minoranza
c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda
Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di maggioranza
comparativo di uguaglianza
E' perifrastico in latino come in italiano si ottiene inserendo l'aggettivo positivo fra due avverbi correlativi dei quali il primo dà l'idea dell'uguaglianza il secondo introduce il complemento di paragone che è posto nel caso del primo termine. i più comuni avverbi correlativi per tale comparativo sonotam ...... quam (tanto .... quanto )
ita .....ut (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .
atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale (c k q) o per h e ciò per ragioni eufoniche
tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre
sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi
Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice
comparativo di minoranza
E' perifrastico in latino come in italiano; si ottiene premettendo all'aggettivo al grado positivo l'avv: minus, Se esiste un secondo termine di paragone esso viene introdotto da quam, ac ( atque) (=che) e posto nello stesso caso del primo oppure si presenta all'ablativo sempliceMilites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti
Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui
comparativo di maggioranza
Tranne qualche caso in latino ha forma suffissale. Si forma aggiungendo al radicale dell'aggettivo il suffisso - ior ( per il maschile e il femminile) e ius (per il neutro). Si ricordi che il radicale (o tema si riconosce facilmente togliendo la desinenza del genitivo sinolarepositivo genitivo comparativo di maggioranza
altus a um alt - i altior altius
velox veloc - is velocior velocium
il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione del comparativo di maggioranza; tale declinazione presenta tre uscite dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi
abl sing in -e
gen plur in - um
nom acc e voc neutro in a
caso singolare plurale
maschile e femm neutro maschile femm neutro
nom altior altius altiores altiora
gen altioris altiorum
dat altiori alterioribus
acc altiorem altius altiores altiora
voc altior altius altiores altiora
abl altiore altioribus
Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine :
Paucis fides carior quam fortuna fuit
a pochi l'onore fu più caro del denaro
oppure ablativo semplice
oratio fluebat dulcior melle
Il discorso fluiva più dolce del miele
tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.
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