latino - infinito futuro
il participio futuro in unione con l'infinito presente di sum costituisce una perifrasi che ha valore di infinito futuro. Tale infinito no è mai usato con valore assoluto, cioè in proposizioni sovraordinate, ma sempre con valore relativo, cioè in proposizioni subordinate: al voce participiale è in accusativo, concordato con il soggetto (esso pure in accusativo per la particolare natura dei costrutti infiniti ):
amaturum am um / amaturos as a esse
moniturum am um / monituros as a esse
lecturum am um / lecturos as a esse
auditurum am um / capturos as a esse
capturum am um / capturos as a esse
PROPOSIZIONE INFINITIVA
Si chiamano infinitive le proposizioni subordinate il cui verbo sia all'infinito; si tratta di un costrutto frequentissimo in latino. Esse possono aver funzione, rispetto alla sovraordinata di
a) SOGGETTIVE (costituiscono cioè il soggetto dell'enunciato della sovraordinata ):
te legere librum pulchrum est
è bello che tu legga il libro
b) OGGETTIVE ( costituiscono l'oggetto dell'enunciato della sovraordinata, rappresentato per lo più da un verbo che significa dire, credere, affermare e simili)
dico te legere librum
dico che tu leggi il libro
IN particolare si osserva che :
1) nell'infinitiva il soggetto, in accusativo è sempre espresso anche quando si tratta di pronome personale(me te nos vos ) giacchè la desinenza del verbo non permette di intuirne la persona come succede per il predicato in un modo finito.
Quando si tratti di soggetto di 3° persona il latino usa eum (egli ), eam (ella), eos (essi), eas (esse),id (ciò), ea (quelle cose) oppure se( in funzione riflessiva ):
dico me legere
dico che leggo
dico te legere
dico che leggi
2) in italiano l'infinitiva si può rendere con una frase esplicita introdotta da he
dico me legere librum
dico che leggo il libro
3) I tempi dell'infinito hanno valore relativo rispetto all'azione della sovraordinata e cioè :
l'infinito presente indica contemporaneità e si rende in italiano con un presente (se nella sovraordinata c'è un presente) con un imperfetto(se nella sovraordinata c'è un passato )
dico te legere librum
dico che leggi il libro
dicebam te legere librum
dicevo che leggevi il libro
l'infinito perfetto indica anteriorità e si rende in italiano con un passato prossimo o remoto ( se nella sovraordinata c'è un presente) o con un trapassato ( in corrispondenza di un tempo passato nella sovraordinata) :
dico te legisse librum
dico che hai letto il libro
dcebam te legisse il librum
dicevo che avevi letto il libro
l'infinito futuro indica posteriorità e si rende in italiano con un futuro o con un condizionale passato, in corrispondenza rispettivamente di un presente o di un passato nella sovraordinata
dico vos lecrturos esse librum
dico che leggeretoe il libro
dicebam vos lecturos esse librum
dicevo che avreste letto il libro
Ogni tempo dell'infinito latino quindi nella traduzione in italiano implica che si scelga tra una coppia di tempi disponibili : criterio discriminante nella sovraordinata.
L'infinito futuro del verbo sum è foturum am um / futuros as a esse oppure l'invariabile fore
Essendo il soggetto dell'inifinitiva in accusativo è ovvio che nello stesso caso si trovino eventuali attributi apposizioni o nomi del predicato
Dico Hannibalem, strnum ducem clarissimum fuisse
diceh che Annibale valoroso condottiero fu assai famoso
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