latino - congiuntivo esortativo
nelle proposizioni indipendenti si può trovare un'esortazione espressa in latino al congiuntivo presente per le persone prime e terze le secondo hanno solitamente la voce dell'imperativo
lege leggi tu
legat legga egli
legamus leggiamo noi
ligite leggete voi
legant leggano essi
se l'esortazione è negativa si trove ne col congiuntivo presente per le persone prime e terze col congiuntivo perfetto per le seconde :
ne legeris non leggere
ne legat non legga
ne legamus non leggiamo
ne letgeritis non leggete
ne legant non leggano
venerdì 27 marzo 2020
latino - la preposizione pro
latino - la preposizione pro
la preposizione pro si costruisce con l'ablativo ed ha molteplici significati che si distinguono mediante attento esame del contesto :
a) davanti a :
sedet pro aede Castoris
sta davanti al tempio di Castore
b) in difesa di :
Hoc non pro me sed contra me est
ciò non è in mia difesa ma contro di me
c) in vece di al posto di
pro consule in Ciliciam veni
sono venuto in Cilicia al posto del console
d) in rapporto a, secondo
ago por viribus
agisco in proporzione alle forze
la preposizione pro si costruisce con l'ablativo ed ha molteplici significati che si distinguono mediante attento esame del contesto :
a) davanti a :
sedet pro aede Castoris
sta davanti al tempio di Castore
b) in difesa di :
Hoc non pro me sed contra me est
ciò non è in mia difesa ma contro di me
c) in vece di al posto di
pro consule in Ciliciam veni
sono venuto in Cilicia al posto del console
d) in rapporto a, secondo
ago por viribus
agisco in proporzione alle forze
giovedì 26 marzo 2020
latino - le proposizioni finali
latino - le proposizioni finali
indicano il fine in vista del quale è compiuto il processo della sovraordinata esprimono quindi una volontà un augurio : hanno pertanto il congiuntivo con valore proprio (volitivo ).
Sono introdotte da ut (uti) affinché perché (negazione ne uti non se si nega una sola parola e non tutto l'enunciato) invece di ut si incontra quo spcialmente se segue un comparativo o avverbio relativo (relative finali).
In italiano possono essere
a) implicite = affinché perché con il congiuntivo
b) implice = per e l'infinito
non ut edam vivo sed ut vivam edo
non vivo per mangiare ma mangio per vivere
1) la finale segue la consecutio ed è espressa solamente con I tmepoi della contemporaneità (presente ed imperfetto) nella quale a graudar bene è implicita un'ovvia proiezione nella posteriorità
2) la finale è spesso anticipata nella sovraordinata da formule correlative quali eo ideo idcirco per questo motivo propterea per questo
3) si osservi la differenza tra un'espressione quale ne dicam per non dire e ut non dicam per tacere
4) ricapitolando
a) ut - ne + congiuntivo
b) quo + congiuntivo
c) relativa finale con il verbo al congiuntivo
d) ad e l'accusativo del gerundio / gerundivo
e) causa /gratia ed il genitivo del gerundio / gerundivo anteposto
f) con il supino in -um
g) con il participio congiunto futuro o presente
h) con il genitivo del gerundivo
i ) con il gerundivo in funzione predicativa
l) con il dativo del gerundivo
indicano il fine in vista del quale è compiuto il processo della sovraordinata esprimono quindi una volontà un augurio : hanno pertanto il congiuntivo con valore proprio (volitivo ).
Sono introdotte da ut (uti) affinché perché (negazione ne uti non se si nega una sola parola e non tutto l'enunciato) invece di ut si incontra quo spcialmente se segue un comparativo o avverbio relativo (relative finali).
In italiano possono essere
a) implicite = affinché perché con il congiuntivo
b) implice = per e l'infinito
non ut edam vivo sed ut vivam edo
non vivo per mangiare ma mangio per vivere
1) la finale segue la consecutio ed è espressa solamente con I tmepoi della contemporaneità (presente ed imperfetto) nella quale a graudar bene è implicita un'ovvia proiezione nella posteriorità
2) la finale è spesso anticipata nella sovraordinata da formule correlative quali eo ideo idcirco per questo motivo propterea per questo
3) si osservi la differenza tra un'espressione quale ne dicam per non dire e ut non dicam per tacere
4) ricapitolando
a) ut - ne + congiuntivo
b) quo + congiuntivo
c) relativa finale con il verbo al congiuntivo
d) ad e l'accusativo del gerundio / gerundivo
e) causa /gratia ed il genitivo del gerundio / gerundivo anteposto
f) con il supino in -um
g) con il participio congiunto futuro o presente
h) con il genitivo del gerundivo
i ) con il gerundivo in funzione predicativa
l) con il dativo del gerundivo
lunedì 23 marzo 2020
il verbo edo latino
il verbo edo latino
edo es edi esum esse (edere) mangiare in origine era verbo atematico progressivamente venne normalizzato fino ad avere in età storica una regolare coniugazione secondo le caratteristiche dei verbi con il tema en -e (3° coniugazione) delle antiche forme sono rimaste solamente alcune voci che alternano con quelle regolarizzate
indicativo presente
edo eddis edit eimus editisi edunt
indicativo imipefetto
edebam edebas edebat edebamus edebatis edebant
congiuntivo presente
edam edas edat edamus edatis edant
congiuntivo imperfetto
ederem ederes (esses) ederet (esset ) edemus ( essemus) ederetis ederent (essent)
imperativo presente
ede es
edite este
imperativo futuro
edito esto
edito edso
editote
edunto
infinito edere
si faccia attenzione alla prosodia nelle forme analogiche con quelle del verbo sum il contesto in genere aiuta a destinguere il senso a volte gli autori si compiacciono di equivocare a bella posta
edo es edi esum esse (edere) mangiare in origine era verbo atematico progressivamente venne normalizzato fino ad avere in età storica una regolare coniugazione secondo le caratteristiche dei verbi con il tema en -e (3° coniugazione) delle antiche forme sono rimaste solamente alcune voci che alternano con quelle regolarizzate
indicativo presente
edo eddis edit eimus editisi edunt
indicativo imipefetto
edebam edebas edebat edebamus edebatis edebant
congiuntivo presente
edam edas edat edamus edatis edant
congiuntivo imperfetto
ederem ederes (esses) ederet (esset ) edemus ( essemus) ederetis ederent (essent)
imperativo presente
ede es
edite este
imperativo futuro
edito esto
edito edso
editote
edunto
infinito edere
si faccia attenzione alla prosodia nelle forme analogiche con quelle del verbo sum il contesto in genere aiuta a destinguere il senso a volte gli autori si compiacciono di equivocare a bella posta
venerdì 20 marzo 2020
complemento di argomento
complemento di argomento
la determinazione dell'argomento di u I il soggetto parla scrive discute ecc.è espressa in latino con l'ablativo semplice preceduto da de:
dissero de eloquentia
discuto dell'eloquenza
liber de finibus bonorum et malorum
il libro sui limiti del bene e del male
un caso particolare di complemento di argomento è il titolo dei libri in latino lo troviamo indicato in due maniere :
a) con ablativo + de indica la materia del libro
de rerum natura
sulla natura
b) al nominativo nomi di persona che indicano il protagonista dell'opera
Orator
l'oratore
la determinazione dell'argomento di u I il soggetto parla scrive discute ecc.è espressa in latino con l'ablativo semplice preceduto da de:
dissero de eloquentia
discuto dell'eloquenza
liber de finibus bonorum et malorum
il libro sui limiti del bene e del male
un caso particolare di complemento di argomento è il titolo dei libri in latino lo troviamo indicato in due maniere :
a) con ablativo + de indica la materia del libro
de rerum natura
sulla natura
b) al nominativo nomi di persona che indicano il protagonista dell'opera
Orator
l'oratore
venerdì 13 marzo 2020
latino - aggettivo sostantivato
latino - aggettivo sostantivato
spesso in latino come in italiano l'aggettivo al posto di accompagnare un sostantivo ne fa le veci :
Iusti non timent iudicem
I giusti non temono I giudici
l'aggettivo sostantivato è frequente al neutro specialmente nei casi diretti nominativo accusativo e vocativo si può allora tradurre introducendo il sostantivo generico "cosa " bunum = il bene bona = le cose buone verum il vero vera = le cose vere iustum = il giusto mei rui i miei i tuiori ( genitori, cittadini) mea tua ecc.
spesso in latino come in italiano l'aggettivo al posto di accompagnare un sostantivo ne fa le veci :
Iusti non timent iudicem
I giusti non temono I giudici
l'aggettivo sostantivato è frequente al neutro specialmente nei casi diretti nominativo accusativo e vocativo si può allora tradurre introducendo il sostantivo generico "cosa " bunum = il bene bona = le cose buone verum il vero vera = le cose vere iustum = il giusto mei rui i miei i tuiori ( genitori, cittadini) mea tua ecc.
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