latino - le proposizioni finali
indicano il fine in vista del quale è compiuto il processo della sovraordinata esprimono quindi una volontà un augurio : hanno pertanto il congiuntivo con valore proprio (volitivo ).
Sono introdotte da ut (uti) affinché perché (negazione ne uti non se si nega una sola parola e non tutto l'enunciato) invece di ut si incontra quo spcialmente se segue un comparativo o avverbio relativo (relative finali).
In italiano possono essere
a) implicite = affinché perché con il congiuntivo
b) implice = per e l'infinito
non ut edam vivo sed ut vivam edo
non vivo per mangiare ma mangio per vivere
1) la finale segue la consecutio ed è espressa solamente con I tmepoi della contemporaneità (presente ed imperfetto) nella quale a graudar bene è implicita un'ovvia proiezione nella posteriorità
2) la finale è spesso anticipata nella sovraordinata da formule correlative quali eo ideo idcirco per questo motivo propterea per questo
3) si osservi la differenza tra un'espressione quale ne dicam per non dire e ut non dicam per tacere
4) ricapitolando
a) ut - ne + congiuntivo
b) quo + congiuntivo
c) relativa finale con il verbo al congiuntivo
d) ad e l'accusativo del gerundio / gerundivo
e) causa /gratia ed il genitivo del gerundio / gerundivo anteposto
f) con il supino in -um
g) con il participio congiunto futuro o presente
h) con il genitivo del gerundivo
i ) con il gerundivo in funzione predicativa
l) con il dativo del gerundivo
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