I miti latini - Titanomachia
In questo passo di Igino la Titanomachia è connessa con un mito che ha avuto versioni diverse e che segna il contatto della civiltà ellenica con quella egiziana
La bellissima Io era sacerdotessa di Era (cioè Giunone secondo i latini) nell'Argolide Zeus se ne innamorò ed Era gelosa per sottrarla al coniuge la trasformò in candida giovenca e la pose sotto la custodia di un mostro dai cento occhi Argo. Ma Ermes per incarico di Zeus riuscì a far addormentare Argo e a ucciderlo. Io in preda la furore destato da Era nell'animo suo fuggì in Egitto dove ripresa forma umana per opera di Zeus gli partorì il figlio Epafo che fondò Menfi e divenne re d'Egitto.
In Egitto il mito di Io si fonde a quello di Iside in seguito all'identificazione dei due personaggi.
Postquam Iuno vidit Epapho ex paelice nato tantam regini potestatem esse, curat in venatu ut Epaphus necetur Titanosque hortatur Iovem ut regno pellant et Saturno restituant. Hi cum conarentur in caelum ascendere oes Iovis cum Minerva et Apolline et Diana praecipites in Tartarum deiecit. Atlanti autem qui dux erorum fuit caeli formicem super umeros imposuit, qui adhuc dicitur caelum sustinere
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