martedì 7 novembre 2017

latino - il verbo

latino - il verbo

La coniugazione del verbo latino è il risultato di una complessa vicenda storica che ha come punto di partenza al solito il remoto sistema indoeuropeo  da quello il verbo latino si è non poco distaccato assai di più  per esempio del verbo greco.
Di questa complessa evoluzione tuttavia  renderemo conto solo qua e là a proposito dei fenomeni più significativi

L'ASPETTO VERBALE

Noi siamo abituati a collocare ogni avvenimento in una successione cronologica che  rispetto al momento  in cui si parla si segmenta in tre parti : passato, presente, futuro. Non sempre  avveniva per l'uomo primitivo il quale aveva intuizione assai vaga e imprecisa per esempio del futuro: non per nulla il futuro latino  non deriva direttamente dall'indoeuropeo  ma da antichi congiuntivi ( dicam = io dirò - che io dica) o da perifrasi (ama-bo).
L'uomo primitivo aveva del tempo un'intuizione non astratta ma concreta ne coglieva la durata, la caratteristica di flusso continuo  entro cui egli stesso si sentiva immerso. Un'azione pertanto non veniva  sentita come posta in un prima o in un dopo  ma come caratterizzata rispetto alla sua durata.
Aspetto del verbo è appunto  la definizione del processo verbale (o azione) rispetto alla durata.

Rispetto alla durata un processo verbale può essere compiuto o incompiuto.
E' incompiuto (infectum) quando si mostra un'azione in via di svolgimento (vivit = sta vivendo )  è è compiuto (perfectum) quando si mostra l'azione  come giunta al suo compimento (vixit = ha fatto l'azione di vivere,  ha finito di vivere e quindi è morto  si ricordi il famoso avvio manzoniano
Ei fu).

COME E' NATA LA CONIUGAZIONE

In origine di due aspetti di uno stesso processo verbale erano indicati da due diversi temi il tema dell'infectum (presente)  e quello del perfectum (passato ) : un esempio  significativo ci viene offerto dal verbo esse "essere" che ne presente ha il tema (e) s - ed al perfetto  il tema fu-.
Ciascuno  di questi temi  disponeva almeno dell'indicativo in tre tempi indicanti ciscuno la contemporaneità, l'anteriorità  e la posteriorità.
Con il passare del secoli  il verbo latino a differenza di quello greco  ha perso l'opposizione aspettuale dei due temi: il tema dell'infectum ha mantenuto il suo valore, mentre quello del perfectum  ha perso ogni connotazione aspettuale e ne ha assunta una cronologica indicando così il passato, sia in senso assoluto ( in frase cioè subordinata rispetto al verbo della sovraordinata.

I due temi  prima indipendenti  l'uno dall'altro hanno così subito una graduale fusione (coniugatio ) da cui è nata la coniugazione verbale quale compare in età storica.

Nel verbo latino  storicamente attestato si distinguono  :

la funzione
diàtesi o forma
modo
tempo
persona
numero

FUNZIONE

Può essere transitiva o intransitiva come in italiano.
Anche in latino il verbo può avere funzione ora transitiva ora intransitiva, con  differenza, naturalmente,  di significato, che può emergere solo da un'attenta considerazione del testo e da una scrupolosa consultazione del vocabolario.

DIA'TESI O FORMA

Può esser attiva passiva o media (o deponente).
La diàtesi attiva e passiva corrispondono sostanzialmente all'italiano : in quella attiva il soggetto agisce in quella passiva il soggetto subisce il processo verbale

laudo = io lodo             laudor = io vengo lodato

La diàtesi passiva è espressa in latino mediante un sistema di desinenza oppure mediante perifrasi (participio perfetto del verbo + una voce del verbo esse).

La forma sintetica è propria del presente  e dei tempi da esso derivati :

laudo  = lodo                             laudor = sono lodato
ludabam = lodavo                     laudabar = ero lodato
laudare = lodare                        laudari = essere lodato

mentre nella perifrastica è propria del perfetto  e dei tempi da esso derivati

laudavi  = lodai                               laudatus sum
laudaveram = avevo lodato             laudatus eram
laudvisse  = aver lodato                   laudatum ess = essere stato lodato

nonché dall'infinito futuro (attivo e passivo )

scio nos laudaturos ess                so che loderemo
scio nos laudatum iri                   so che saremo lodati

La Diatesi media  detta anche deponente  è propria di alcuni verbi che si coniugano solo al  passivo  ma indicano azione che il soggetto compie anziché subire : nel compierla però partecipa ad essa con un suo particolare motivo di interesse. Si pensi per esempio alla differenza che esiste in italiano  fra leggo il giornale e mi leggo il giornale.

I verbi medi latini si rendono in italiano con le forme riflessive

vescor =  mi nutro 
utor = mi servo 

o con forme semplicemente attive

sequor = seguo
hortor = esorto

Dalla diàtesi  media è bene distinguerne una medio passiva  propria di verbi transitivi aventi pertanto  regolarmente diàtesi attiva  e passiva

cingo = cingo
cingor = sono cinto
cingor = mi cingo (medio- passivo)

Il medio passivo si rende in italiano con forme riflessive

MODO

Indica il punto di vista da cui il parlante guarda e giudica il processo verbale

in latino ci sono modi finiti  o infiniti  cioè determinati o indeterminati


                    finiti           indicativo

                                       congiuntivo
 modi                              imperativo

                   infiniti          infinito
                                        participio 
                                        gerundivo
                                        gerundio
                                        supino

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