Visualizzazione post con etichetta comparativi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta comparativi. Mostra tutti i post

lunedì 5 giugno 2017

latino - comparativi particolari

latino - comparativi particolari

COMPARATIVO DI INTENSITA'
E' frequente trovare negli autori comparativi di maggioranza di aggettivi o avverbi non seguiti dal complemento di paragone. In tal caso  il comparativo non indica un rapporto fra due entità o  fra due qualità ma solamente  un valore dell'aggettivo o dell'avverbio più intenso di quello normale.
Tale sfumatura  di significato  si esprime in italiano con le espressioni "piuttosto" "alquanto" "un po' troppo" :

corpulentior videris                  sembri piuttosto grasso

In scribendo sum saepe longior            nello scrivere sono troppo prolisso

COMPARATIVO RAFFORZATO
Molto spesso il significato di comparativo viene modificato da un avverbio che indica genericamente la misura della comparazione stessa : tali avverbi in latino anziché la normale uscita in -um  assumono l'uscita ablativale  in -o

Paulo maiora canamus
cantiamo argomenti un po' solenni

ELISSI DEL SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Quando il  secondo termine di paragone  è identico al primo  e purchè non sorgano confusioni  il latino lo omette in italiano è invece necessario rappresentarlo con un pronome

animi lineamenta pulchriora sunt quam corporis
le fattezze dell'anima sono più belle di quelle del corpo

COMPARATIO COMENDIARIA (PARAGONE ABBREVIATO)

A volte il gusto per l'espressione sintetica spinge l'autore a presentare come secondo termine di un confronto non quello che logicamente è tale  ma un suo determinante di solito  il complemento che lo specifica e che racchiude l'idea principale :

Hominum nostrorum prudentiam Graecis antepono
antepongo la saggezza dei nostri a quella dei Greci

ATTENZIONE
i seguenti  esempi di ablativi di paragone di aggettivi sostantivati  con valore avverbiale  aequo, iusto, solito, necessario ecc.

stationes solito frequetiores
Posti di controllo più frequenti del solito

Analogo ai precedenti  è il caso di sostantivi (opinione, spe ecc.)

Copiae minores spe atque opinione omnium
truppe meno numerose di quanto tutti sperassero e pensassero

Quando il confronto tra due aggettivi  o due avverbi implica un'idea di maggioranza

a)  se le due qualità esistono effettivamente entrambe sia pure in grado ineguale  si ha il comparativo di maggioranza di entrambi gli aggettivi  o avverbi :

Pestilentia minacior quam perniciosior
epidemia più minacciosa che dannosa

b) se una qualità esclude l'altra  si ha il positivo di entrambi gli aggettivi o avverbi preceduti da magis il secondo da quam

magis metuens quam metuendus
più timoroso che temibile

SPROPOSIZIONE
l'idea della sproposizione fra due realtà è espressa in latino con il comparativo di maggioranza dell'aggettivo o dell'avverbio accompagnato da

1) quam pro e l'ablativo se segue il sostantivo
2) quam e una proposizione al congiuntivo e ut o pronome relativo se segue il verbo

proelium atrocis quam pro numero pugnatium
una battaglia troppo sanguinosa rispetto al numero dei combattenti

clarior res erat quam ut tegi posset
la cosa era troppo evidente perché potesse essere nascosta


lunedì 29 maggio 2017

latino - comparativo

latino - comparativo e superlativo

La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi  o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine

E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .

I due elementi  fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1°  e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere  soggetto  della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto  che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :

a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine  oppure la prima qualità è uguale alla seconda

Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.

In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.

b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore  alla seconda

Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente

In tal caso si ha un comparativo di minoranza

c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda

Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente

In tal caso si ha un comparativo di maggioranza

comparativo di uguaglianza

E' perifrastico in latino come in italiano  si ottiene inserendo l'aggettivo positivo fra due avverbi correlativi  dei quali il primo dà l'idea dell'uguaglianza il secondo introduce il complemento di paragone che è posto nel caso del primo termine. i più comuni avverbi correlativi  per tale comparativo sono

tam ...... quam   (tanto .... quanto )
ita .....ut     (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .

atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale  (c k q)  o per h e ciò per ragioni eufoniche

tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre

sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi

Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice

comparativo di minoranza

E' perifrastico in latino come in italiano;  si ottiene  premettendo  all'aggettivo  al grado positivo l'avv: minus, Se esiste un secondo termine di paragone esso viene introdotto da quam, ac ( atque) (=che) e posto nello stesso caso del primo oppure si presenta all'ablativo semplice

Milites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti

Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui

comparativo di maggioranza

Tranne qualche caso in latino ha forma suffissale. Si forma  aggiungendo al radicale dell'aggettivo  il suffisso - ior  ( per il maschile e il femminile) e ius (per il neutro). Si ricordi che il radicale (o tema si riconosce facilmente togliendo la desinenza del genitivo sinolare

positivo                                     genitivo                       comparativo di maggioranza

altus a um                              alt - i                                  altior  altius
velox                                      veloc - is                            velocior  velocium

il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione  del comparativo di maggioranza; tale declinazione  presenta tre uscite  dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi

abl sing  in -e
gen plur in  - um
nom acc e voc neutro  in a

caso                               singolare                                                                plurale
                   maschile  e femm           neutro                         maschile  femm               neutro

nom                 altior                            altius                            altiores                          altiora

gen                   altioris                                                                              altiorum

dat                              altiori                                                                     alterioribus

acc              altiorem                         altius                           altiores                            altiora

voc              altior                             altius                           altiores                             altiora   

abl                              altiore                                                                   altioribus


Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine  :

Paucis fides carior quam fortuna fuit

a pochi l'onore fu più caro del denaro

oppure ablativo semplice

oratio  fluebat dulcior melle

Il discorso  fluiva più dolce del miele

tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.