martedì 13 ottobre 2020

terza declinazione - ripasso

  a) Sostantivi imparisillabi col nominativo


sigmatico
:
 

 
1)  temi in gutturale (-c-, -g-): escono al nominativo in -x, cioè al nominativo sono sigmatici (per trovare il nominativo di un tema in c/g basta togliere la desinenza e poi aggiungere s. Es.: regem reg - em. Togliendo la desinenza -em rimane il tema reg- e aggiungendo s al tema, si ottiene reg + rex)
 

rex, regis = il re
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
rex
reg-îs
reg-ï
reg-êm
rex
reg-ê
reg-ës
reg-ûm
reg-îbus
reg-ës
reg-ës
reg-îbus
 
dux, ducis = il comandante
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
dux
duc-îs
duc-ï
duc-êm
dux
duc-ê
duc-ës
duc-ûm
duc-îbus
duc-ës
duc-ës
duc-îbus
 
Alcuni temi in -îc- e in -îg- hanno il nominativo in -ex
(Es.: indîcis = indîc - is. Togliendo la desinenza -is, rimane il tema indîc-  con la î breve; sostituendo la î breve con e poi aggiungendo x si trova il nominativo index. Vedi anche iudex, iudîcisartifex, artifîciscodex, codîcis)
Regolare è invece calix, calîcis.
 
iudex, iudîcis = il giudice  
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
iudex
iudîc-îs
iudîc-ï
iudîc-êm
iudex
iudîc-ê
iudîc-ës
iudîc-ûm
iudîc-îbus
iudîc-ës
iudîc-ës
iudîc-îbus
 
2)  temi in labiale (-p-, -b-): escono al nominativo in -ps/bs, cioè al nominativo sono sigmatici (per trovare il nominativo di un tema in p/b basta togliere la desinenza e aggiungere s. Es.: urbis urb - is. Togliendo la desinenza -is rimane il tema urb- e aggiungendo s al tema si ottiene urb + urbs; lo stesso dicasi per ops, opisplebs, plebis, ecc)
 
urbs, urbis = la città
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
urbs
urb-îs
urb-ï
urb-êm
urbs
urb-ê
urb-ës
urb-iûm
urb-îbus
urb-ës
urb-ës
urb-îbus
 
  Alcuni temi in -îp- e in -ûp- hanno il nominativo in -eps
(Es.: principis  = princîp -  is. Togliendo la desinenza -is, rimane il tema princîp-  con la î breve; sostituendo îp  con ep poi aggiungendo si trova il nominativo princeps. Vedi anche auceps, aucûpis = cacciatore di uccelli)
 
 
princeps, princîpis = primo, principe  
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
princeps
princîp-îs
princîp-ï
princîp-êm
princeps
princîp-ê
princîp-ës
princîp-ûm
princîp-îbus
princîp-ës
princîp-ës
princîp-îbus
 
 
3)  temi in dentale (-d-, -t-) hanno il nominativo sigmatico (= uscente in -s) con caduta della dentale davanti alla s (per trovare il nominativo di un tema in d/t oltre a togliere la desinenza, bisogna togliere anche la dentale e poi aggiungere s. Es.: civitatis civitat - is. Togliendo la desinenza -is e togliendo ta rimane civita- e aggiungendo s si ottiene civita + civitas; lo stesso dicasi per virtus, virtutissalus, salutis; veritas, veritatis;  mors, mortis; nox, noctismons, montis; ecc)
    
 
 aetas, aetatis = età  
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
aetas
aetat-îs
aetat-ï
aetat-êm
aetas
aetat-ê
aetat-ës
aetat-ûm
aetat-îbus
aetat-ës
aetat-ës
aetat-îbus
 
mons, montis = monte
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
mons
mont-îs
mont-ï
mont-êm
mons
mont-ê
mont-ës
mont-iûm
mont-îbus
mont-ës
mont-ës
mont-îbus
 
Alcuni temi in -ît e in -îd hanno il nominativo in -es
(Es.: militis  = milît - is. Togliendo la desinenza -is, rimane il tema milît-  con la î breve; sostituendo î con e, togliendo la dentale e poi aggiungendo si trova il nominativo miles. Vedi anche pedes, pedîtis; obses, obsîdis; praeses, praesîdis)
Posto a sé occupa il sostantivo neutro caput, capîtis = la testa  
miles, milîtis
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
miles
milît-îs
milît-ï
milît-êm
miles
milît-ê
milît-ës
milît-ûm
milît-îbus
milît-ës
milît-ës
milît-îbus
 
4)  temi in nasale (-n-, -m-). Molti hanno il nominativo sigmatico in -is  per caduta della -n-  e il genitivo in -inis. Si dice che tali sostantivi hanno l’alternanza -is/inis. Ad esempio per trovare il nominativo del tema sanguin- basta togliere la e sostituirla con la s: Si ottiene così sanguis, sanguîn-is. Stessa cosa dicasi per Salamis, Salamïnis.
 
sanguis, sanguinis = il sangue
casi
singolare
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
sanguis
sanguîn-îs
sanguîn-ï
sanguîn-êm
sanguis
sanguîn-ê
 
Alcuni temi in -în hanno il nominativo in -o. Si dice che tali sostantivi hanno l’alternanza -o/înis. Ad esempio per trovare il nominativo del tema multitudîn- basta sostituire a în la o. Si ottiene multitudo, multitud-in-is. Lo stesso dicasi per magnitudo, magnitud-in-is; homo, hom-in-is; virgo, virg-in-is, ecc.  
Unico tema in -em è hiems, hiemis = l’inverno.
 
homo, hominis = l’uomo
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
homo
homîn-îs
homîn-ï
homîn-êm
homo
homîn-ê
homîn-ës
homîn-ûm
homîn-îbus
homîn-ës
homîn-ës
homîn-îbus
 
5) Temi in -u- e in -v- sono anch’essi sigmatici al nominativo. Nei temi in -v- cade la e viene sostituita da s. Ad esempio per trovare il nominativo di un tema come bov- si toglie la e la si sostituisce con la s: Si ottiene bos, bovis. Per trovare invece il nominativo di un tema in -u- come su- basta semplicemente aggiungere alla u la s: Si ottiene sus, suis. Lo stesso dicasi per grus, gruis.
 
bos, bovis = il bue
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
bos
bov-îs
bov-ï
bov-êm
bos
bov-ê
bov-ës
bov-ûm
bov-îbus
bov-ës
bov-ës
bov-îbus
 
Alcuni sostantivi imparisillabi col nominativo asigmatico
 
1) temi in liquida (-l-, -r-): hanno normalmente il nominativo sensa -s. Per trovare il nominativo, basta togliere la desinenza. Ad esempio per trovare il nominativo di un nome come consulibus, basta togliere la desinenza -ibus e si ottiene il nominativo consul.
Lo stesso vale per orator, oratör-isCaesar, amor, mulier, ecc.
Alcuni temi in -r hanno il nominativo in -s per un fenomeno cosiddetto di rotacismo: cioè la s intervocalica si è trasformata in r. Così il nominativo di flor-em è flos (da flos, flo-s-is in cui la s intervocalica è diventata r appunto per il fenomeno del rotacismo). Lo stesso vale per mosmoris; tellus, tellüris; cinis, cinêris; pulvis, pulvêris, ecc.
 
amor, amöris = amore
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
amor
amör-îs
amör-ï
amör-êm
amor
amör-ê
amör-ës
amör-ûm
amör-îbus
amör-ës
amör-ës
amör-îbus
 
2) temi in -n-: hanno normalmente il nominativo in -n e il genitivo in -nis. Per trovare dunque il nominativo di questi nomi, basta togliere semplicemente la desinenza. Ad esempio per trovare il nominativo di un nome come Lacedaemonem basta togliere la desinenza -em e si ottiene il nominativo Lacedaemon. Lo stesso vale per delphin, delphinis; Titän, Titänis, ecc.
Vi sono poi alcuni sostantivi in -en, -înis (con la î breve): flamen, flamînis; tibïcen, tibicînis; pecten, pectînis, ecc.
Ve ne sono infine moltissimi che hanno il nominativo in -o e il genitivo in -önis (alternanza -o/önis) come regio, regiönis; contio, contiönis; latro, latrönis; ecc. Altri che hanno il nominativo in -e il genitivo in -înis come homo, homînis; imago, imagînis; ecc. (vedi anche i precedenti temi in nasale)
 
tibicên, tibicînis =  flautista
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
tibicên
tibicîn-îs
tibicîn-ï
tibicîn-êm
tibicên
tibicîn-ê
tibicîn-ës
tibicîn-ûm
tibicîn-îbus
tibicîn-ës
tibicîn-ës
tibicîn-îbus
 
Sostantivi neutri imparisillabi:
 
1) Sostantivi neutri che hanno per nominativo il tema, come animal, animal-is; calcar, calcar-is; ver, ver-is.
Nota bene: per animal, animal-is e calcar, calcar-is vedi la declinazione dei nomi in -e, -al, -ar.
 
Ver, veris = primavera
casi
singolare
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
ver
ver -îs
ver -ï
ver
ver
ver -ê
 
  
2) Sostantivi neutri con il tema uscente in consonante doppia e che hanno il nominativo con la consonante semplice come mel, mell-is; os, oss-is.
 
Ôs, ôssis = osso
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
ôs
oss-îs
oss-ï
os
os
oss-ê
oss-â
oss-iûm
oss-îbus
oss-â
oss-â
oss -îbus
 
 
3) Sostantivi neutri con alternanza -en, -înis come flumen, flumîn-isnomennomîn-is; fulmen, fulmîn-is; ecc.  

 nomen, nominis = nome
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
nomen
nomin-îs
nomin-ï
nomen
nomen
nomin-ê
nomin-â
nomin-ûm
nomin-îbus
nomin-â
nomin-â
nomin-îbus
 
 
 
4) Sostantivi neutri con alternanza -s, -ris (con fenomeno di rotacismo) come ös, ör-is; ius, iur-is; aes, aer-is; ecc.  

 ös, öris = bocca, volto
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
ös
ör-îs
ör-ï
ös
ös
ör-ê
ör- â
(ör-ûm)
ör-îbus
ör- â
ör- â
ör-îbus
 
   

5) Sostantivi neutri con alternanza -us, -êris come genus, genêr-is; foedus, foedêr-is; munus, munêr-is; ecc.  

 genus, genêris = genere
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
genus
genêr-îs
genêr-ï
genus
genus
genêr-ê
genêr- â
genêr-ûm
genêr-îbus
genêr- â
genêr- â
genêr-îbus
 
  
6) Sostantivi neutri con alternanza  -us, -ôris come corpus, corpôr-is; tempus, tempôr-is; ecc.  

 tempus, tempôris = tempo
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
tempus
tempôr-îs
tempôr-ï
tempus
tempus
tempôr-ê
tempôr-â
tempôr-ûm
tempôr-îbus
tempôr- â
tempôr- â
tempôr-îbus
 
  
b) Sostantivi parisillabi e sostantivi imparisillabi con due consonanti davanti all’uscita -is del genitivo singolare
 
civis,civis = cittadino
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
civis
civ-îs
civ-ï
civ-êm
civis
civ-ê
civ-ës
civ-iûm
civ-îbus
civ- ës
civ- ës
civ-îbus
 
 
mons, montis = monte
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
mons
mont-îs
mont-ï
mont-êm
mons
mont-ê
mont-ës
mont-iûm
mont-îbus
mont-ës
mont-ës
mont-îbus
 
 
c) Sostantivi neutri terminanti al nominativo in -e, -al, -ar
 
mare, maris = mare
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
mare
mar-îs
mar-ï
mare
mare
mar-ï
mar-iâ
mar-iûm
mar-îbus
mar-iâ
mar-iâ
mar-îbus
 
 
d) Pochi nomi parisillabi terminanti al nominativo singolare in -îs e uscenti all’ablativo singolare in -i, all’accusativo singolare in -im, al genitivo plurale in -ium.:
sitis, sitis; ravis, ravis; tussis, tussis; Tiberis, Tiberis; Neapolis, Neapolis, ecc.
 
ravis, ravis = raucedine
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
rav-îs
rav-îs
rav -ï
rav-îm
rav-îs
rav-ï
rav-ês
rav-îûm
rav-îbus
rav-ês
rav-ês
rav-îbus
 
 Eccezioni:
1) alcuni nomi parisillabi escono in - ûm  al genitivo plurale:
    pater, patris = il padre                  genitivo plurale patrum
   mater, matris = la madre               genitivo plurale matrum
   frater, fratris = il fratello               genitivo plurale fratrum
   senex, senis = il vecchio               genitivo plurale senum
   iuvenis, iuvenis = il giovane         genitivo plurale iuvenum
   canis, canis = il cane                     genitivo plurale canum
   panis, panis = il pane                    genitivo plurale panum
   sedes, sedis = la sede                    genitivo plurale sedum
   vates, vatis = l’indovino                genitivo plurale vatum
   accipiter, accipitris = lo sparviero genitivo plurale accipitrum
 
2) nomi parisillabi (con due consonanti davanti alla -is del genitivo singolare) escono in - ûm  al genitivo plurale:
 gigas, gigantis = il gigante                         genitivo plurale gigantum
parens, parentis = il genitore                        genitivo plurale parentum
 
3) alcuni nomi imparisillabi, monosillabici al nominativo singolare, escono in - iûm  al genitivo plurale:
  cos, cotis = la cote (attrezzo per arrotare le lame)                         genitivo plurale cotium
  dos, dotis = la dote                             genitivo plurale                   dotium
  mus, muris = il topo                           genitivo plurale                   murium
  mas, maris = il maschio                      genitivo plurale                   marium (non confonderlo col gen. pl. di mare)
  nix, nivis = la neve                             genitivo plurale                   nivium
  glis, gliris = il ghiro                             genitivo plurale                  glirium
  ius, iuris = il diritto                              genitivo plurale                  iurium
  faux, faucis = la fauce                        genitivo plurale                  faucium
  fraus, fraudis = la frode                      genitivo plurale                 fraudium
  plebs, plebis = la plebe                        genitivo plurale                 plebium
 
4) alcuni nomi di popolo o divinità o classi sociali, terminanti in -as/-atis e in -is/-itis, escono in - iûm  al genitivo plurale:
  Arpinas, Arpinätis = Arpinate                                   genitivo plurale Arpinatium
  Samnis, Samnïtis = Sannita                                      genitivo plurale Samnitium
  Quiris, Quirïtis = Quirite                                          genitivo plurale Quiritium
  Penätes, Penätium = Penati (divinità domestiche)                           genitivo plurale Penatium (anche Penatum)
  Optimätes, Optimätium = Ottimati (la classe degli optimi cives)                        genitivo plurale Optimatium      (anche Optimatum)
 

NOMI DA RICORDARE:
 
Iuppiter, Iovis = Giove
casi
singolare
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
Iuppiter
Iov-îs
Iov -ï
Iov-êm
Iuppiter
Iov-ï
 
iter, itinêris = il viaggio (neutro)
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
iter
itiner-îs
itiner -ï
iter
iter
itiner -ê
itiner -â
itiner -ûm
itiner -îbus
itiner -â
itiner -â
itiner -îbus
 
vis, robôris = la forza
casi
singolare
plurale
Nominativo
Genitivo
Dativo
Accusativo
Vocativo
Ablativo
vis
robôr-îs 
robôr -ï
vim
vis
vi
vir -ês
vir-îûm
vir-îbus
vir-ês
vir-ês
vir-îbus
 
 

mercoledì 7 ottobre 2020

latino - il soggetto nella proposizione


 latino - il soggetto nella proposizione

il soggetto è tutto ciò di cui si dice qualcosa : esso è di solito rappresentato da un sostantivo o da un pronome; tale funzione può tuttavia esser svolta anche da una qualunque altra parte del discorso o da una intera proposizione, che, dalla sua funzione è detta soggettiva.

Se il soggetto è un pronome personale, il latino di solito lo omette, poiché esso si evince chiaramente dalla desinenza del predicato; qualora sia espresso, serve a sottolineare un atteggiamento enfatico o un contrasto.

Fama volat 

la fama vola

Aquila nidum fecerat 

l'acquila aveva fatto il suo nido

Thebae ab Alexandro deletae sunt

Tebe fu distrutta da Alessandro 

Quid est optabilius sapientia ?

cosa è più desiderabile della saggezza ?

sumus homines 

siamo uomini 

Praedia mea tu possides ego aliena misericordia vivo 

mentre tu possiedi i miei poderi io vivo della compassione altrui 

Tu id dicere ausus es 

proprio tu ha osato dire questo 

Sapientes beati sunt 

i saggi sono felici 

Nostra f minore spiritu exprimitur quam Graeca ph

La nostra f si pronuncia con una aspirazione più debole de ph greco

Magis offendit nimium quan parum 

danneggia più il troppo che il troppo poco 

errare hamanum est 

errare è umano 

meminisse iuvabit 

gioverà ricordare 

cum pare contendere anceps est 

misurarsi con chi ci è pari presenta esito incerto 

omnibus bonis expedit salvam esse rem publicam

A tutti gli onesti giova che lo stato sia salvo

lunedì 28 settembre 2020

latino - dativo di appartenenza

 latino - dativo di appartenenza 


l'essere a cui una cosa, materiale o astratta, appartiene, è indicativo in latino col dativo di dipendenza dal verbo sum 

suus cuinque mos est 

ciascuno ha le sue abitudini 

res est nobis cum Clodia 

ha a che fare con Clodia 

Con i sostantivi concreti si trova spesso anche habeo e possideo 

Quando si tratta di qualità psichiche si torva esse/inesse con i n e l'ablativo oppure con il dativo 

ei virile ingenium enes 

ha un'indole virile 

per analogie con sum anche i suoi composti reggono il dativo ad eccezione di possum absum che vuole l'ablativo  con a (ab) insum che può avere anche l'ablativo con in 

absum ab urbe 

manco dalla città

tibi nullum officium a me defuit

a te non mancò nulla di quanto dovuto da parte mia 


lunedì 14 settembre 2020

latino - participio passato

 latino - participio passato 


Un'attenzione particolare va riservata ai participi perfetti dei verbi medi, la cui forma passiva può  indurre in inganno: essi indicano sempre un processo verbale attivo, anteriore a quello della proposizione sovraordinata: 

hortatus (da hortari, esortare) significa "che ha esortato " " avendo esortato " non già  "esortato" (= "che è stato esortato") 

Un'esempio come 

magister hartatus discipulos profectus est 

significa 

"il maestro, dopo aver esortato (o avendo esortato o esortati) gli scolari, se ne andò"

Qualora il verbo medio sia intransitivo, il principio perfetto può tradursi con il corrispondente participio passato italiano, giacchè anch'esso in quanto intransitivo ha senso hattivo 

profectur  da proficiscor , parto "partito" "che è partito" 

Un esempio quale 

consul profectus in Africam Neapolim pervenit

si traduce 

il console partito (o dopo essere partito  o essendo partito o che era partito) per l'Africa, giunse a Napoli 

Di alcuni verbi medi è caduto in disuso il participio presente sostituito dal participio perfetto, il quale ha così assunto una duplice funzione di indicare cioè un'azione contemporanea o anteriore a quella della sovraordinata ( e sarà il senso contestuale a distinguere volta per volta quale delle due funzioni si debba considerare).

I più comuni participi perfetti con valore anche di presenti sono:

arbitrtus credendo 

ausus osando 

confisus  confidando 

diffisus diffidando 

fisus  fidando 

gavisus godendo 

ratus credendo 

usus  usando 

veritus temendo 

 Di altri verbi il participio perfetto ha significato oltre che attivo anche passivo 

adeptus  che ha ottenuto / che è stato ottenuto

comitatus  che ha accompagnato /che è stato accompagnato 

confessus che ha confessato /che è stato confessato 

dimensus che ha misurato / che è stato misurato 

expertus  che ha provato / che è stato provato 

meditatus  che ha meditato / che è stato meditato 

pactus  che ha pattuito / che è stato pattuito 

partitus  che ha suddiviso / che è stato suddiviso 

populatus che ha devastato / che è stato devastato

possiamo ricordare anche i participio perfetti di verbi transitivi attivi i quali hanno valore attivo 

cenatus che ha cenato 

pransus  che ha pranzato 

iuratus che ha giurato 

potus  che ha bevuto

domenica 6 settembre 2020

latino - verbi impersonali

 latino - verbi impersonali 


si definiscono verbi impersonali alcuni verbi usati solamente alla 3° persona singolare dei vari tempi, senza dunque un soggetto apparente del processo verbale 

in generale si tratta di verbi che indicano 

FENOMENI ATMOSFERICI 

 disserenat, disserenavit, disserenare = si fa sereno 

fulget, fulsit, fulgere = lampeggia 

fulgurat, fulguravit, fulgurare = balena 

grandinat, grandinare = grandina 

lucet, lecere = è giorno

lucescit, luxit, lucere = si fa giorno 

ningit (ninguit), ninxit, ningere = nevica 

nubilat, nubilare = si rannuvola 

pluit, pluit, pluere = piove 

rorat, roravit, rorare =  cade la rugiada 

tonat, tonuit tonare = tunoa 

vesparscit, vesperavit, vesperascere = si fa sera 

SENTIMENTI DELL'ANIMO 

misereret, miseritum est,(miseruit, miserere= avere compassione 

paenitet, penituit, paenitere = pentirsi 

piget, piguit (pigitum est), pigere = rincrescere 

pudet, puditum est(puduit), pudere = vergognarsi

taedet, pertaesum est, taedere = provare tedio. annoiarsi 

con questi verbi  come si vedrà a suo luogo in modo più dettagliato la persona che prova il sentimento è all'accusativo, la cosa da cui il sentimento è determinato  va invece al genitivo

pudet me tui 

mi vergogno di te

di tali verbi è attestato anche un uso personale 

paenitens consilii

colui che si pente della decisione 

PIACERE, CONVENIENZA, NECESSITA', EVIDENZA, ACCADIMENTO 

libet, lubuit (libitum est) libere = piacere 

licet, licuit (licitum est)  licere = essere lecito 

oportet, oportuit, oporttere = bisognare, essere necessario 

interest, intrefuit, interesse = importare 

refert, retulit, referre = importare 

decet, dececuit, dedecere = non convenire 

fallit, fafellit, fallere = sfuggire 

fugit, fugit, fugere = sfuggire 

accidit, accidit, accidere = accadere 

contigit, contigit, contigere = capitare, succedere 

evenit, evenit, evenire = avvenire 

fit, factum est, fieri = accadere 

constat, constiti, constare = essere noto 

patet, patuit, patere = essere manifesto 

l'impersonalita non va intesa in senso troppo rigoroso. I verbi che indicano fenomeni atmosferici possono avere come soggetto iuppiter, ad indicare il dio come protagonista degli eventi da lui regolati, gli altri verbi sono usati impersonalmente solamente in particolari significati. Del resto ogni verbo usato in forma passiva allal 3° persona singolare può avere valore impersonale : itur = si va ; legitur si legge  

mercoledì 2 settembre 2020

latino - ablativo di compagnia

 latino - ablativo di compagnia 


l'antico caso strumentale, oltre al mezzo vero e proprio esprimeva anche la persona o la cosa che accompagnano il soggetto nell'esplicazione del processo verbale. Mentre il valore strumentale veniva espresso con l'ablativo semplice, quello sociativo si espresse con l'ablativo introdotto da cum ( in italiano con introduce il complemento di mezzo e di compagnia : leggo con gli occhiali; esco con gli amici 

cum his legatis venit

venne insieme con questi legati 

Ego tecum tamquam mecum loquor 

io parlo con te come con me stesso

In generale  il cum e l'ablativo di compagnia determina in latino verbi indicanti il paragonare (comaprare, conferre); unire (iungo, coniungo ); spartire (partiri, communicare) e simili 

domenica 30 agosto 2020

ablativo di causa

 ablativo di causa 


la determinazione della causa che provoca il verificarsi del processo verbale in latino :

a) in ablativo semplice se si tratta di causa interna al soggetto (specialmente in riferimento alle sue condizioni psico-fisiche quindi spesso con aggettivi e verba affectuum quali laetus, contentus,doleo ecc....

ferox viribus 

fiero per le forze 


quod Aedui formidine Lugdunenses gaudio fecere 

ciò che gli Edui fecero per paura, gli abitanti di Lione fecero per gioia


Laetus  equino sanguni Concanus est 

I Concani sono contenti del sangue di cavallo 


1)  Hanno valore causale taluni ablativi di nomi difettivi e deverbativi : forte "per caso"; sponte "per volontà di" iussu "per ordine"; iniussu "senza ordine"; rogatu "dietro richiesta"

2) Non è sempre facile distinguere il valore causale da quello strumentale : del resto il latino stesso li sente tanto vicini che li esprime entrambi  con l'ablativo semplice

3) Un vero e proprio complemento di causa è per il latino il determinante della cosa che provoca il processo verbale nelle frasi con frasi con verbo passivo 

ignis lumine proditur suo 

il fuoco è rivelato dalla sua luce

b)  con ob/propter e l'accusativo  se si tratta di causa esterna (non mancano casi, tuttavia, in cui anche la causa esterna è in ablativo semplice o con ab ex de) 

ob merita sua carus est

E' caro per i suoi meriti

reliqua prae lacrimis scribere non possum 

non posso scrivere il resto per le lacrime perchè le lacrime me lo impediscono

nec prae maerore loqui potuit 

E per il dolore non potè parlar

c) con prae e l'ablativo specialmente se si stratta di causa impediente di causa cioè che ostacola l'azione (prae significa davanti indica l'ostacolo di fronte a cui il processo verbale si arresta)

d) con causa/gratia determinati da un genitivo per indicare la causa finale cioè la cosa che in quanto fine desiderato provoca il verificarsi dell'azione. Può tradursi in italiano con un complemento di fine

quam multa quae nostra causa non faceremus facimus causa amicorum 

quante cose che non faremmo per noi facciamo per gli amici

Il valore finale di causa/gratia è evidente allorchè sono determinati da una costruzione con il gerundio o il gerundio 

Id dixi huius accusandi causa 

dissi ciò per accusare costui