martedì 24 ottobre 2017

latino - dimostrativi

latino - dimostrativi

Possono essere usati in funzione di pronome o di aggettivo a seconda sostituiscano il nome o  lo accompagnino determinandolo : indicano persone o cose  e possono essere <

di  1° persona  ( vicino a chi parla)  hic  questo
di 2° persona (vicino a chi ascolta) iste  codesto
di 3° persona (lontano da entrambi ) ille   quello

hic haec hoc

caso                               singolare                                                plurale

                    masch     femm        neutro                           masch   femm     neutro

nom            hic             haec          hoc                              hi            hae       haec

gen             huius         huius       huius                             horum     harum   horum

dat              huic          huic          huic                              hos          has         haec

acc              hunc         hanc          hoc                              his            his         his

abl              hoc           hac             hoc                              his          his            his



histe ista  istud


caso                        singolare                                                       plurale

                     masch          femm         neutro                   masch      femm      neutro

nom              iste               ista             istud                     isti            istae        ista

gen                istius           istius          istius                     istorum    istarum   istorum

dat                isti               isti              isti                        istis            istis          istis

acc               istum          istam          istud                       istos           istas          ista

abl               isto               ista            isto                         istis            istis          istis


ille ella illud

caso                        singolare                                                       plurale
                          masch       femm         neutro                    masch           femm          neutro

nom                   illa            illae             illud                      illi                illae             illa

gen                    illius         illius            illius                     illorum        illarum         illorum

dat                     illi             illam           illud                      illos             illas             illa 

abl                     illo             illa              illo                       illis              illis             illis


Come avviene con tutti gli aggettivi nei casi diretti in neutro  può tradursi in italiano  con l'aggettivo unito al sostantivo  cosa

hoc    ciò questa cosa 
istud   codesto codesta cosa
illud quello quella cosa
haec queste cose
ista codeste cose
illa quelle cose

Nei casi diretti per lo più anche in latino compare il sostantivo res his rebus per queste cose  illarum rerum  di quelle cose ecc,

Non mancano tuttavia casi in cui il neutro è usato in funzione sostantivata anche al genitivo dativo o ablativo

hic ille si usano in opposizione fra loro per riferirsi a due concetti nominati in precedenza
hic di solico  fa riferimento al più vicino e ille al più lontano  (talora tuttavia il rapporto può invertirsi )


hic iste possono avere sfumature spregiative mentre ille assume spesso valore enfatico (posposto)

vos his testimoniis credatis ?
e voi potreste credere a tali testimoni

Illud  determinato da un genitivo o da un aggettivo tratto da nome proprio  può significare il detto la frase e simili

vetus illud Catonis
Il vecchio detto Catone


Ille spesso ha il valore dell'articolo determinato italiano

Scaevola ille augur
scevola l'augure

venerdì 25 agosto 2017

latino - comparativi e superlativi perifrastici

latino - comparativi e superlativi perifrastici

Gli aggettivi della 1° classe uscenti in   - ius  -eus   -uus ( pius, idoneus, e strenuus) per evitare un fastidioso cumulo interno dei suoni  vocalici formano per lo più il comparativo di maggioranza con l'avverbio  magis (maggiormente ) ed il superlativo con l'avverbio maxime (assai)  oppure con valde, magnopere (grandemente assai parecchio).

pius                            magis pius                      maxime pius

idoneus                      magis idoneus                maxime idoneus

strenuus                     magis strenuus               maxime strenuus

Non mancano tuttavia forme suffissali per il comparativo (adsiduior da adsiduus oppure strenuior da strenuus) sia più frequentemente per il superlativo ( strenuissimus piussimus).
In aggettivi del tipo iniquus antiquus si ha regolarmente iniquior antiquior ed iniquior ed iniquissimus antiquissimus  giacchè la prima u non è fonema autonomo ma parte integrante della labiovelare qu

aggettivi  in - er

Gli aggettivi della 1° e della 2° classe che al nominativo singolare maschile escono in - er in seguito a complesse vicende fonetiche formano il superlativo con il suffisso errimus anziché issimus. Il comparativo è regolare.

POSITIVO                                COMPARATIVO                              SUPERLATIVO

miser a um                                miserior ius                                          miserrimus a um

pulcher pulchra um                  pulchrior ius                                         pulcherrimus a um

acer cris e                                  acrior ius                                              acerrimus a um


Gli aggettivi in  -ilis.

Sono regolari anche se mancano di superlativo.

Anche se accanto a svolgimenti  normali come quello di nobilis (illustre) nobilior nobilissimus  occorre ricordare il caso di sei aggettivi che regolari al comparativo  hanno il superlativo in illimus. Essi sono :

facilis e          facile                          facilior us               facillimus a um
difficilis e      difficile                      difficilior ius           dificillimus a um
similis e          simile                         similior ius             simillius a um
dissimilis   e    dissimile                     dissimilior ius         dissimillius a um
gracilis e          gracile                       gracilior ius             gracillius a um
humilis e        umile                          humilior ius             humillius a um

aggettivi in -àficus -dicus -volus

Gli aggettivi uscenti in - dicus    -ficus e volus formano il comparativo ed il superlativo entior e entissimus dal tema dei corrispondenti participi presenti che un tempo erano usati  in alternanza coi veri e propri aggettivi

maledicus              maledicentior   ius               maledicentissimus a um

beneficus               beneficentior ius                  beneficentissimus a um

Lo stesso fenomento con i seguenti aggettivi

providus a um  (provvido )   providentior  providentissimus a um

egenus a um  (bisognoso)  egentior               egentissimus a um

validus a um ( forte )    valentior                   valentissimus a um

Alcuni aggettivi formano comparativo e superlativo da temi diversi  in genere sopravvissuti  anche in italiano

bonus    melior  melius          optimus

malus     peior peius               pessimus

parvus       minor minus         minimus

multus       plus                       plurimus

o con alterazioni fonetiche

magnus    maior  maius magis (avverbio)              maximus

magis e plus sono diversi

magis=  maggiormente e per questo serve nelle forme perifrastiche  del comparativo di maggioranza
magis idoneus maggiormente idoneo 

plus = più  ha valore quantitativo

plus pecuniae  più denaro






domenica 9 luglio 2017

latino - superlativo

latino - superlativo

Il latino a differenza dell'italiano non distingue fra superlativo relativo e superlativo assoluto. Il contesto  aiuterà  volta per volta  a distinguere  fra  i due valori di solito  il superlativo relativo  è determinata dal complemento partitivo.
Tranne casi particolari  il superlativo latino ha forma suffissale  esso è infatti  ottenuto aggiungendo  issim al radicale dell'aggettivo sia di 1a che di 2a classe.

Al suffisso si aggiungono  poi le uscite -us -a -um  della 1a classe :

altus a um      alti                  altissumus a  um

velox             velocis             velocissimus a um

complemento partitivo

Indica la molteplicità entro cui emerge la qualità rappresentata dall'aggettivo al grado superlativo relativo  : "il migliore della classe" 

In latino il complemento partitivo si trova espresso :

1) al genitivo

2)  all'ablativo preceduto da ex e e  talvolta anche da  de o in

3) all'accusativo preceduto da inter o

Horum omnium fortissimmi sunt Belgae

Di tutti questi i più valorosi sono i Belgi

Ex iis novissimus

l'ultimo di loro

rafforzativo del superlativo

Anche il superlativo come il comparativo può essere rafforzato mediante avverbi quali

longe  =  di gran lunga

facile  =  senza dubbio  senza esitazione

vel   = anche perfino  addirittura

quam  = il più possibile 

mediante l'aggettivo unus a  um senza confronto unico

oppure mediante la locuzione quam  qui maxime    quant'altri  mai in correlazione con sic  tam  ita.

lunedì 5 giugno 2017

latino - comparativi particolari

latino - comparativi particolari

COMPARATIVO DI INTENSITA'
E' frequente trovare negli autori comparativi di maggioranza di aggettivi o avverbi non seguiti dal complemento di paragone. In tal caso  il comparativo non indica un rapporto fra due entità o  fra due qualità ma solamente  un valore dell'aggettivo o dell'avverbio più intenso di quello normale.
Tale sfumatura  di significato  si esprime in italiano con le espressioni "piuttosto" "alquanto" "un po' troppo" :

corpulentior videris                  sembri piuttosto grasso

In scribendo sum saepe longior            nello scrivere sono troppo prolisso

COMPARATIVO RAFFORZATO
Molto spesso il significato di comparativo viene modificato da un avverbio che indica genericamente la misura della comparazione stessa : tali avverbi in latino anziché la normale uscita in -um  assumono l'uscita ablativale  in -o

Paulo maiora canamus
cantiamo argomenti un po' solenni

ELISSI DEL SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Quando il  secondo termine di paragone  è identico al primo  e purchè non sorgano confusioni  il latino lo omette in italiano è invece necessario rappresentarlo con un pronome

animi lineamenta pulchriora sunt quam corporis
le fattezze dell'anima sono più belle di quelle del corpo

COMPARATIO COMENDIARIA (PARAGONE ABBREVIATO)

A volte il gusto per l'espressione sintetica spinge l'autore a presentare come secondo termine di un confronto non quello che logicamente è tale  ma un suo determinante di solito  il complemento che lo specifica e che racchiude l'idea principale :

Hominum nostrorum prudentiam Graecis antepono
antepongo la saggezza dei nostri a quella dei Greci

ATTENZIONE
i seguenti  esempi di ablativi di paragone di aggettivi sostantivati  con valore avverbiale  aequo, iusto, solito, necessario ecc.

stationes solito frequetiores
Posti di controllo più frequenti del solito

Analogo ai precedenti  è il caso di sostantivi (opinione, spe ecc.)

Copiae minores spe atque opinione omnium
truppe meno numerose di quanto tutti sperassero e pensassero

Quando il confronto tra due aggettivi  o due avverbi implica un'idea di maggioranza

a)  se le due qualità esistono effettivamente entrambe sia pure in grado ineguale  si ha il comparativo di maggioranza di entrambi gli aggettivi  o avverbi :

Pestilentia minacior quam perniciosior
epidemia più minacciosa che dannosa

b) se una qualità esclude l'altra  si ha il positivo di entrambi gli aggettivi o avverbi preceduti da magis il secondo da quam

magis metuens quam metuendus
più timoroso che temibile

SPROPOSIZIONE
l'idea della sproposizione fra due realtà è espressa in latino con il comparativo di maggioranza dell'aggettivo o dell'avverbio accompagnato da

1) quam pro e l'ablativo se segue il sostantivo
2) quam e una proposizione al congiuntivo e ut o pronome relativo se segue il verbo

proelium atrocis quam pro numero pugnatium
una battaglia troppo sanguinosa rispetto al numero dei combattenti

clarior res erat quam ut tegi posset
la cosa era troppo evidente perché potesse essere nascosta


lunedì 29 maggio 2017

latino - comparativo

latino - comparativo e superlativo

La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi  o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine

E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .

I due elementi  fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1°  e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere  soggetto  della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto  che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :

a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine  oppure la prima qualità è uguale alla seconda

Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.

In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.

b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore  alla seconda

Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente

In tal caso si ha un comparativo di minoranza

c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda

Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente

In tal caso si ha un comparativo di maggioranza

comparativo di uguaglianza

E' perifrastico in latino come in italiano  si ottiene inserendo l'aggettivo positivo fra due avverbi correlativi  dei quali il primo dà l'idea dell'uguaglianza il secondo introduce il complemento di paragone che è posto nel caso del primo termine. i più comuni avverbi correlativi  per tale comparativo sono

tam ...... quam   (tanto .... quanto )
ita .....ut     (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .

atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale  (c k q)  o per h e ciò per ragioni eufoniche

tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre

sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi

Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice

comparativo di minoranza

E' perifrastico in latino come in italiano;  si ottiene  premettendo  all'aggettivo  al grado positivo l'avv: minus, Se esiste un secondo termine di paragone esso viene introdotto da quam, ac ( atque) (=che) e posto nello stesso caso del primo oppure si presenta all'ablativo semplice

Milites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti

Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui

comparativo di maggioranza

Tranne qualche caso in latino ha forma suffissale. Si forma  aggiungendo al radicale dell'aggettivo  il suffisso - ior  ( per il maschile e il femminile) e ius (per il neutro). Si ricordi che il radicale (o tema si riconosce facilmente togliendo la desinenza del genitivo sinolare

positivo                                     genitivo                       comparativo di maggioranza

altus a um                              alt - i                                  altior  altius
velox                                      veloc - is                            velocior  velocium

il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione  del comparativo di maggioranza; tale declinazione  presenta tre uscite  dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi

abl sing  in -e
gen plur in  - um
nom acc e voc neutro  in a

caso                               singolare                                                                plurale
                   maschile  e femm           neutro                         maschile  femm               neutro

nom                 altior                            altius                            altiores                          altiora

gen                   altioris                                                                              altiorum

dat                              altiori                                                                     alterioribus

acc              altiorem                         altius                           altiores                            altiora

voc              altior                             altius                           altiores                             altiora   

abl                              altiore                                                                   altioribus


Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine  :

Paucis fides carior quam fortuna fuit

a pochi l'onore fu più caro del denaro

oppure ablativo semplice

oratio  fluebat dulcior melle

Il discorso  fluiva più dolce del miele

tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.

mercoledì 24 maggio 2017

il verbo in latino

il verbo latino

La coniugazione del verbo latino è i risultato di una vicenda storica che ha come punto di partenza al solito il remoto sistema indoeuropeo da quello il verbo latino si e non poco distaccato  assai più per esempio del verbo greco.

la forma verbale di solito può essere passato presente e futuro. Il futuro però in latino deriva da antichi congiuntivi o da perifrasi.

Aspetto del verbo  è appunto la definizione del processo verbale rispetto alla durata.

Rispetto alla durata un processo verbale può essere compiuto o incompiuto.
E' incompiuto infectum quando si mostra l'azione in via di svolgimento "sta vivendo"
E' compiuto perfectum, quando  si mostra l'azione  come giunta al suo compimento  " ha fatto l'azione di vivere" "ha finito di vivere"

COME E' NATA LA CONIUGAZIONE

In origine  i due aspetti di uno stesso processo verbale erano indicati con due diversi temi il tema dell'infectum presente e quello del perfectum passato. Un esempio ci viene dal verbo esse essere che ne presente ha i tema (e)s ed al perfetto il tema fu.
Ciascuno di questi temi  disponeva almeno dell'indicativo  di tre tempi indicanti la contemporaneità, l'anteriorità  e la posteriorità.
Con il passare dei secoli  il verbo latino a differenza di quello gracoha perso l'opposizione aspettuale dei due temi  il tema dell'infectum  ha mantenuto il suo valore mentre quello del perfectum ha perso ogni connotazione  aspettuale e ne ha assunta una cronologica indicando così il passato, sia in senso assoluto (in frase subordinata rispetto al verbo della sovraordinata).

I due temi prima indipendenti l'uno dall'altro  hanno cisì subito una graduale fusione da cui è nata la coniugazione verbale.

Nel tempo latino storicamente attestato si distinguono :

funzione
diàtesi o forma
modo
tempo
persona
 numero

domenica 5 febbraio 2017

latino composti di uter

Dalle interrogativo uter  quale dei due si formano i seguenti pronomi e aggettivi indefiniti :

 uterque utraque utrumque lui e l'altro tutti e due entrambi.

Latino  composti di uter

 È un composto di uter-que suffisso con idea distributiva ulterque  sta ad utre come quisque sta a quis : genitivo utriusque  dativo utique, ecc.

Uterque indefinito distributivo significa propriamente l'uno e l'altro distintamente presi mentre ambo duale significa tutti e due presi insieme.
Uterque  compare per lo più in funzione di aggettivo.

Uterque consul  l'uno e l'altro console.

Come uter assume  funzione pronominale specialmente quando  è determinato da altri pronomi
uterque nostrum  vestrum eorum  n l'uno e l'altro di noi di voi di loro
uter utravis utrumvis  qualsivoglia  dei  due pronomi   pronome e aggettivo
uterliet utralibet utrumlibet quale piaccca dei due peronomi  pronome aggettivo
 alteuter alterutra alterutrum l'uno o l'altro dei due.

Nella declinazione l'elemento alter rimane invariato : gen alterutrius dat alterutri ecc.
 Talvolta si preferisce scindere  i due componenti che in tal caso sono declinabili entrambi aterius utrius alteri utri ecc.


 Anche alteruter può avere funzione di aggettivo.

alterutra Victoria     una delle due vittorie

oppure di pronome

alteruter vestrum uno l'altra di voi due

alteruter de filis    uno o l'altro di due figli.

a volte alteruter esprime l'idea di reciprocità

 ad occidendum alterutrum parati  pronti ad uccidersi reciprocamente

 neuter neutra neutrum né l'uno né l'altro dei due nessuno dei due punto

 è indefinito negativo usato di solito come aggettivo

neuter consul        nessuno dei due consoli
 in neutra ripa in nessuna delle due rive

 ma anche con mio pronome se è determinato da pronomi

 neuter  Nostrum      nessuno di noi due

latino composti uter